La composizione demografica - e dunque etnica e religiosa -  delle province turche sembra avere un ruolo molto importante nel determinare l’atteggiamento prevalente della società turca nei confronti dei richiedenti asilo siriani.

LA SOCIETÀ’

Le popolazioni curde e alevite: 

→ temono che il governo turco voglia modificare la composizione demografica dei loro villaggi insediandovi i siriani musulmano-sunniti;

→ la preoccupazione è giustificata da episodi di storia recente del paese nel quale le minoranze etniche e religiose sono andate incontro a persecuzioni.

Gli ultranazionalisti e secolaristi:

→ mostrano un atteggiamento ostile perché temono l' “arabizzazione” della Turchia.


Video registrato nel 2013 a Reyhanlı, cittadina turca in provincia di Hatay, al confine con la Siria che fin dal 2011 ospita i profughi in fuga dal conflitto siriano



I POLITICI

Si assiste spesso ad un utilizzo strumentale e politico dei rifugiati da parte dei politici, soprattutto in periodo elettorale.

AKP, al governo → secondo l'opposizione considera i siriani come bacino di voti potenziali. La leadership del partito parla di concedere loro la cittadinanza ma teme la reazione della popolazione locale, all’83% contraria a concedere la cittadinanza turca ai siriani.

CHP, MHP → partiti all’opposizione di orientamento laico-nazionalista il primo e ultranazionalista il secondo. Fanno da amplificatori a notizie infondate sui siriani.

Periodicamente si assistono ad episodi di attacchi fisici e verbali nei confronti dei richiedenti asilo siriani.

Allo stesso tempo ci sono iniziative che indicano la sostanziale accettazione della loro permanenza e la volontà di contribuire alla loro integrazione nella società. Istanbul, che ha il maggior numero di abitanti siriani in Turchia, è all’avanguardia per la presenza di diversi movimenti di cittadini attivi nell'accoglienza. Mülteciyim Hemşerim, Okmeydanı Sosyal Yardımlaşma ve Dayanışma Derneği, Yarımburgaz Mahallesi Koruma ve Dayanışma Derneği sono tra i gruppi più importanti.

 


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Ultime modifiche: lunedì, 3 luglio 2017, 12:55