La Turchia è il primo paese al mondo per il numero dei bambini rifugiati (circa 1,2 milioni). Questo significa che oltre il 45% dei siriani in Turchia è composto da bambini e giovani al di sotto dei 18 anni. Quelli in età scolastica (5-17 anni) sono circa 900.000 (il 30% dei siriani sotto protezione temporanea) e di questi solo 500.000 frequentano le scuole in Turchia.

Nel gennaio 2017 Justin Forsyth, vice-presidente generale UNICEF, ha affermato che esiste “il rischio reale di perdere una generazione” con i bambini siriani.

Numerose famiglie in difficoltà economica ed escluse dai canali occupazionali dipendono dal lavoro dei figli per il proprio sostentamento. Secondo le stime dell’UNICEF il fenomeno riguarda un minore siriano su 10. L’impiego, rigorosamente in nero, avviene per la maggior parte nel settore tessile, seguito da quello dei servizi, delle costruzioni e dell’industria. Le condizioni lavorative sono spesso molto pesanti: si lavora per 6-7 giorni alla settimana per più di 8 ore, mentre i salari possono scendere fino a 0,90 € al giorno.



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Last modified: Monday, 3 July 2017, 12:47 PM