5. Il Parlamento e la "Direttiva orizzontale"

Benché la tutela europea dalle discriminazioni goda di un'ampia base legale nei trattati e nella Carta dei diritti fondamentali equiparata ai trattati, oltre che nelle direttive approvate, il nodo della direttiva 2008/0140(APP) cosiddetta orizzontale non è ancora stato risolto

Dalla presentazione del rapporto all'assemblea plenaria da parte della Commissione parlamentare LIBE nel marzo 2009 la discussione non ha trovato una soluzione. 

Il vivace dibattito in plenaria che ne è seguito ha evidenziato subito le divergenze tra europarlamentari e gruppi politici. Alcuni hanno espresso sostegno alla direttiva evidenziando la necessità di standard di protezione maggiori contro le discriminazioni, altri invece hanno espresso preoccupazione circa l'aggravio di costi per le amministrazioni pubbliche, altri ancora hanno evidenziato i rischi di violazione della libertà religiosa.

Alla fine però il Parlamento europeo ha espresso il suo parere sostanzialmente positivo sulla direttiva con una risoluzione adottata il 2 aprile 2009. 

La direttiva orizzontale è stata bloccata invece dal Consiglio che da allora vede l'opposizione di sette paesi membri, tra cui la Germania. Pur riconoscendo l’importanza della lotta contro le discriminazioni di ogni genere, alcuni stati hanno messo in discussione la necessità della proposta della Commissione, argomentando che la direttiva viola le competenze nazionali dei Paesi membri e non rispetta i principi di sussidiarietà e proporzionalità. 

Nel 2012 si è tenuta un'audizione presso la Commissione LIBE nella quale alcune importanti ONG  sono state invitate a suggerire come risolvere il problema della direttiva orizzontale bloccata al Consiglio.

Nel suo intervento alla plenaria del 2014 l'europarlamentare dell'ALDE Sophie in't Veld critica duramente lo stallo politico che impedisce l'approvazione della direttiva di cui era stata relatrice ombra.

Nel corso dell’attuale legislatura, nell’ottobre 2019 il PE ha tenuto un dibattito su come “portare avanti la direttiva orizzontale contro la discriminazione”, durante il quale diversi europarlamentari hanno sottolineato la necessità di tale direttiva per colmare le persistenti lacune nella protezione contro le discriminazioni nell’Ue. 

Infine, il PE ha chiesto l’adozione della direttiva per l’ennesima volta nella risoluzione del gennaio 2021 sulla nuova Strategia dell’UE per la parità di genere, nella quale sottolinea che “una prospettiva orizzontale intersezionale è essenziale in qualsiasi politica sulla parità di genere al fine di riconoscere e affrontare le molteplici minacce di discriminazione” (Risoluzione del PE 2019/2169(INI)) e nella risoluzione sulla Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro alla luce della UNCRPD (2020/2086(INI)) nella quale “invita il Consiglio a sbloccare, senza ulteriori indugi, i negoziati sulla proposta di direttiva orizzontale anti-discriminazione e a procedere verso un accordo, estendendo in tal modo la protezione delle persone con disabilità al di fuori della sfera del lavoro” (Risoluzione del PE 2020/2086(INI)).

Fonti:

The EU's role in combating discrimination 

Legislative Train Schedule - Area of Justice and Fundamental Rights