Il ruolo dell’Unione Europea nella tutela della libertà dei media
4. “Soft law” ed il contributo dei portatori di interessi
4.2. Il supporto finanziario
L'Unione europea può agire a tutela della libertà e il pluralismo dei media negli Stati membri e nei paesi candidati anche esercitando il ruolo di donatore.
In questi anni, il Parlamento e la Commissione europea hanno cofinanziato progetti collegati alle politiche dell'UE nel settore dei media, sovvenzionando le organizzazioni della società civile impegnate nel settore e favorendo la loro messa in rete.
Attraverso il finanziamento di una serie di iniziative, l'UE ha contribuito a un maggior monitoraggio delle violazioni, all'istituzione di meccanismi di reazione rapida e più coordinata, alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica e alla predisposizione di misure di sostegno concreto come fondi per l'assistenza legale e programmi di residenza protetta per giornalisti minacciati.
Alcune di queste iniziative sono menzionate anche nella risoluzione del Parlamento europeo del 2018 e nella risposta scritta della Commissione alla stessa: entrambi i documenti rilevano che la sfida in questo ambito sarà quella di garantire continuità e sostenibilità nel tempo alle iniziative avviate.
Iniziative di monitoraggio, informazione e supporto concreto a giornalisti minacciati co-finanziate dall'Unione europea:
- Il Centro europeo per la libertà di stampa e dei media European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF) è una cooperativa europea con sede a Lipsia (Germania) nata nel 2015 che promuove iniziative concrete di supporto di giornalisti minacciati, oltre che azioni di monitoraggio, sensibilizzazione e advocacy.
OBC Transeuropa è tra i soci fondatori di ECPMF e contribuisce alla missione del Centro curando il Resource Centre sulla libertà dei media in Europa, una piattaforma online che raccoglie e rende accessibili risorse sempre aggiornate in tema di libertà e pluralismo dei media in Europa: pubblicazioni, ma anche servizi di tutela legale, centri di supporto, opportunità formative, campagne e molto altro.
- Il Media Pluralism Monitor (MPM) è uno strumento attuato dal Centro per il Pluralismo e la libertà dei media dell'Istituto Universario Europeo di Fiesole, dal 2013 ogni anno valuta i rischi per il pluralismo dei media negli Stati membri UE e in alcuni stati candidati.
- Il Mapping Media Freedom (MMF) è una piattaforma curata dall'organizzazione no profit britannica Index on Censorship che da maggio 2014 a luglio 2018 ha documentato più di 3000 violazioni alla libertà di stampa in 35 paesi europei, ovvero gli Stati membri, i candidati o i potenziali candidati dell'Unione europea.
- La banca dati focalizzata sull’abuso delle leggi di diffamazione creata e gestita dallo International Press Institute di Vienna.