SLAPP, FOIA, Whistleblowers, Disinformazione
4. Cosa è la disinformazione?
Il giornalismo oggi è una delle forme della produzione di informazione. Tuttavia, grazie alle possibilità offerte dal web, la linea tra chi produce e chi riceve informazione si è assottigliata. Chiunque può creare e distribuire contenuti in tempo reale sulla rete e tramite i social media.
Il termine “fake news” si è diffuso durante le presidenziali
statunitensi del 2016, quando i liberali ne facevano uso per attaccare i media di destra e l'allora candidato Donald Trump lo utilizzava per delegittimare le critiche che gli venivano rivolte.
Poter accedere ad un’informazione affidabile è centrale per la democrazia ma distinguere il buon giornalismo dalla propaganda non è sempre facile.
- mis-information: informazione falsa, condivisa senza intento di causare danno;
- dis-information: informazione falsa, condivisa con l’intento di causare danno;
- mal-information: informazione autentica, condivisa con l’intento di causare danno.
Il contesto digitale ha esacerbato il problema della diffusione delle “fake-news” o della disinformazione.
Il problema è particolarmente importante da affrontare riguarda i contenuti che non sono di per sé illegali, e quindi punibili secondo le leggi esistenti. Questo è stato anche l’obiettivo dell’UE, da quando il fenomeno ha iniziato a diventare più visibile nel 2015.