Uno dei punti cruciali degli accordi tra l’UE e la Turchia riguarda l’erogazione di € 3 miliardi per l’anno 2016-2017. Tale finanziamento viene fornito attraverso lo  “Strumento per i rifugiati in Turchia”, con l’intento di supportare i rifugiati che si trovano in Turchia in maniera da assicurare una risposta comprensiva e coordinata ai bisogni dei rifugiati e delle comunità ospitanti. In che modo vengono utilizzati questi fondi?


 

Il sistema di stanziamento è complesso e prevede: il coordinamento del Comitato direttivo o Steering Committee (presieduto dalla Commissione UE, composto dai rappresentanti degli Stati membri, e da delegati turchi in funzione consultiva); riunioni periodiche (a cadenza mensile); la selezione dei progetti in base alla valutazione dei bisogni dei destinatari.

Un metodo di aiuto umanitario innovativo 
Lo Strumento per i rifugiati ha introdotto la Emergency Social Safety Net (ESSN), una carta prepagata che costituisce una novità negli strumenti di aiuto dell’UE e combina know-how umanitario internazionale e servizi sociali governativi. Finanziato complessivamente con € 348 milioni, l'aiuto prevede la distribuzione di una carta di durata annuale che viene caricata mensilmente di 100 lire (circa      € 26) e viene data ai rifugiati che sono ritenuti maggiormente bisognosi e vulnerabili: donne sole, famiglie con un solo genitore, famiglie che abbiano componenti anziani e quelle con due membri con oltre il 40% di disabilità, famiglie con più di 4 bambini, con componenti anziani e un indice di dipendenza superiore all’1,5%.

Il progetto viene implementato dal World Food Program (WFP) in collaborazione con il Ministero per le Politiche sociali e la Famiglia (Aile ve Sosyal Politikalar Bakanlığı) e la Mezzaluna turca (Kızılay).

Entro il 2017 è prevista la distribuzione di 1 milione di carte prepagate.



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Ultime modifiche: lunedì, 3 luglio 2017, 12:35