Le istituzioni europee e le politiche anti-discriminazione UE

5. Il processo legislativo

Il processo legislativo dell’UE si sviluppa all'interno del cosiddetto “triangolo istituzionale” costituito da tre istituzioni comunitarie:

Il triangolo istituzionale dell'UE

IL PARLAMENTO EUROPEO

Il Parlamento europeo, unico organo dell’UE direttamente eletto, rappresenta gli oltre 447 milioni di abitanti dei paesi membri (dato 2021, fonte Eurostat) ed è composto da 705 deputati. È stato eletto per la prima volta a suffragio universale nel 1979. Le sue competenze sono state estese mediante successive modifiche ai trattati dell’UE. Il suo ruolo nel processo legislativo è quello di co-legislatore insieme al Consiglio dell'UE, ovvero emenda e adotta le proposte della Commissione, la sola ad avere il diritto di iniziativa legislativa. 


LA COMMISSIONE EUROPEA

La Commissione europea rappresenta gli interessi dell'Unione europea nel suo complesso. Le sue principali funzioni sono: proporre le politiche e la legislazione comune e garantirne il rispetto; assicurare l’attuazione delle politiche e gestire il bilancio comunitario. Viene nominata ogni cinque anni, a seguito delle elezioni europee. La Commissione è composta da un collegio di 27 commissarie/i (una/o per ciascun Paese membro) e guidata da un/a Presidente eletto/a dal Parlamento su proposta del Consiglio europeo. I commissari sono scelti dal/la Presidente; una volta approvati dal Parlamento, vengono nominati dal Consiglio europeo e assumono ufficialmente le proprie funzioni. 

La Commissione prepara le proposte legislative di propria iniziativa, su richiesta del Parlamento o dei Paesi membri, o in seguito a iniziative della cittadinanza, spesso dopo pubbliche consultazioni aperte a diversi portatori d’interesse tra cui la società civile. 

Il dipartimento della Commissione che si occupa delle leggi anti-discriminazione è la Direzione Generale Occupazione, affari sociali e inclusione (DG EMPL).  

In questa infografica, l’attuale composizione della Commissione Europea: 


Composizione Commissione Europea (2019-2024)

Fonte: Commissione Europea 

Approfondisci le 6 priorità della Commissione europea per il periodo 2019-2024.


IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA

Il Consiglio dell’Unione europea rappresenta i governi dei 27 paesi membri dell'UE a livello ministeriale: i suoi membri, infatti, sono i ministri di ciascun paese competenti per la materia in discussione ( → Le 10 formazioni del Consiglio).

Il Consiglio è presieduto a turno da uno stato membro per un periodo di sei mesi. Nel processo decisionale europeo, il Consiglio è co-legislatore insieme al Parlamento. Varie volte al mese i ministri competenti di ciascun paese membro si incontrano per decidere su temi specifici: affari economici, trasporti, energia, agricoltura, etc. A seconda dell’ambito, il Consiglio delibera a maggioranza semplice, a maggioranza qualificata o all’unanimità. Quest’ultima è richiesta soprattutto per tutti gli ambiti considerati particolarmente sensibili dai Paesi membri, ad esempio le questioni legate alla politica estera e di sicurezza comune, tra cui l’adesione di un nuovo Paese, le finanze europee e questioni legate alla protezione sociale.

La maggioranza qualificata 
Circa l’80% delle deliberazioni del Consiglio dell’UE avviene secondo la regola della “doppia maggioranza” o maggioranza qualificata. Secondo l’articolo 238 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) “per maggioranza qualificata si intende almeno il 55 % dei membri del Consiglio rappresentanti gli Stati membri partecipanti che totalizzino almeno il 65 % della popolazione di tali Stati.


La gran parte delle normative comunitarie è adottata congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE utilizzando la procedura legislativa ordinaria, anche detta codecisione (COD). 

Esplora l'infografica che ne descrive il funzionamento e la possibilità di una, due o tre letture da parte dei due co-legislatori e una procedura di conciliazione tra PE e Consiglio:

Procedura legislativa

Fonte: Parlamento europeo